Il segreto di molte Star si Hollywood per ottenere un sorriso sempre perfetto e armonico, SENZA dover ricorrere a interventi dolorosi e invasivi e SENZA essere costretti a spendere per forza milioni per riuscirci.
Alice


Marco


Milena


Salve,
Sono la Dott.ssa Daniela Serfilippi sono un medico odontoiatra specializzato nella prevenzione e terapia delle patologie del cavo orale e in odontoiatria ricostruttiva estetica.
Da oltre 17 anni mi occupo di risolvere i problemi ai denti dei miei pazienti, per aiutarli a sistemare il loro sorriso e renderlo il più armonioso e naturale possibile.
E tra pochissimo vi svelerò il segreto che ho menzionato nel titolo e che oggi può essere utilizzato praticamente da tutti, ma prima vorrei fare chiarezza su un luogo comune che purtroppo è fonte di sofferenza per molte persone.
La salute NON è semplicemente assenza di malattie!
Una condizione di salute non è solo dovuta al fatto che una persona sia libera da patologie dolorose, invalidanti o mortali.
Ma dall’equilibrio che si crea tra un corpo in salute e una mente serena e priva di stress, in grado di avere un rapporto armonioso con se stessa e il mondo che la circonda.
Non mi toglierò mai dalla mente l’immagine di una mia compagna di classe alle scuole medie.
Aveva un corpo snello, un viso dai tratti delicati e dei meravigliosi occhi verdi ma…
…aveva i denti storti anzi, stortissimi.
Non aveva carie o menomazioni fisiche, ma i suoi denti erano tutti disallineati.
I canini gli crescevano in posizione anomala e con un asse verticale non corretto, rispetto le gengive superiori e gli incisivi di conseguenza, si protendevano disordinatamente in diverse direzioni.
Questa anomalia le causava inoltre una sorta di “rigonfiamento” sul labbro superiore proprio in prossimità dei canini.
Questo problema chiaramente l’aveva costretta a portare l´apparecchio fisso fin dalle elementari.
E a peggiorare le cose c’erano anche le battutine stupide di alcuni compagni.
Battute che ovviamente avevano un effetto devastante su di lei, tanto che stava quasi sempre sola, non socializzava e tratteneva qualsiasi impulso a sorridere.
In pratica non rideva mai e parlava il minimo indispensabile cercando di aprire la bocca il meno possibile.
Facevi veramente fatica a capire cosa stesse dicendo e molti professori si infuriavano con lei durante le interrogazioni, perché dovevano continuamente chiederle di ripetere o parlare più forte.
Verso la fine del terzo anno di medie tolse finalmente l’apparecchio e quel mattino, quando si presentò in classe… quasi non la riconobbi.
I suoi denti avevano riacquistato la posizione corretta e anche il labbro superiore aveva riassunto una posizione naturale.
Sembrava un’altra persona.
Quando la vidi sorridere per la prima volta dopo 3 anni fu un’esplosione di armonia e bellezza tale da lasciarmi folgorata.
E non fui la sola.
Anche i ragazzi che prima si prendevano gioco di lei ora le facevano praticamente la corte (e giustamente venivano snobbati).
E tutto questo grazie al ripristino della posizione naturale dei denti.
In pratica anche un “semplice” inestetismo spesso e volentieri può essere causa di insicurezza, frustrazione e disagio psicologico e quindi può diventare invalidante al pari di una grave malattia.
Con inevitabili conseguenze negative nelle relazioni, sul lavoro e chiaramente sulla propria autostima.
Il fatto che non solo le celebrità ma sempre più persone comuni ricorrono a interventi di chirurgia estetica per migliorare il proprio aspetto o correggere dei tratti percepiti come inestetici, conferma questa tesi.
Infatti secondo un sondaggio condotto nel 2016 dall’ISAPS (International Society for Aesthetic and Plastic Surgery) L’Italia è il 4° paese al mondo per numero di interventi di chirurgia estetica.
Il dato è poi stato confermato anche dall’AICPE (Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica) che nel 2018 in Italia ha registrato complessivamente 1.009.200 interventi.
E anche adesso questa tendenza è in crescita costante.
Inoltre la stragrande maggioranza di queste operazioni NON sono mirate a curare una patologia, ma a migliorare e correggere delle parti del corpo quasi sempre in salute dal punto di vista clinico, ma le cui caratteristiche estetiche mettono a disagio il loro proprietario.
Il naso o il seno ad esempio, anche se non presentano patologie, sono tra le parti del corpo femminile che più spesso sono oggetto di interventi chirurgici semplicemente per modificarne l’aspetto.
Ma anche gli uomini non sono esenti da questo trend, infatti le richieste di “ritocchi” estetici da parte dei maschi sono in costante crescita oramai da decenni.
E i denti?
I denti non fanno eccezione. Anzi sono la parte che più di tutte viene notata nei rapporti con gli altri.
Già nel 1938 Charles Pincus, l’allora dentista delle star di Hollywood, scrisse un articolo scientifico per il Journal Of South California dal titolo La costruzione della personalità della bocca.
In quell’occasione l’autore sottolineava come la qualità del sorriso, data da forma, posizione e colore dei denti, influisca in modo rilevante nelle interazioni di una persona con le altre.
Infatti oltre a contribuire in maniera decisiva al corretto funzionamento di tutto l’organismo attraverso la masticazione dei cibi. I denti hanno anche un’importanza fondamentale dal punto di vista estetico.
Infatti quando vogliamo fare una bella impressione su qualcuno che incontriamo per la prima volta, “l’arma” più potente che abbiamo NON è il seno e nemmeno il naso, NON sono i glutei, i bicipiti o i pettorali e neanche un bel vestito o l’abbronzatura.
Ma è il nostro sorriso.
Certo, poi è chiaro che essere ordinati, ben vestiti e in forma aiuta.
Ma se abbiamo la possibilità di sfoggiare un bel sorriso naturale il “grosso del lavoro” è già fatto.
E questo è dimostrato da diversi studi scientifici.
Per esempio lo studio eseguito da Anne R. Carey e Veronica Salazar, apparso su USA Today, ha dimostrato che quando incontriamo una persona per la prima volta, l’impatto con labbra e bocca è predominante nella prima impressione che ci creiamo.
Fonte: URC for Philips Sonicare survey of 1000 RS American Adults – Anne R. Carey e Veronica Salazar, USA today |
In particolare i risultati hanno evidenziato in che modo veniamo colpiti da chi ci sta di fronte:
- Per il 47% siamo colpiti dal sorriso;
- Per il 31% siamo colpiti dagli occhi,
- Per il 7% dagli abiti;
- Per il 4% dai capelli.
Mentre il restante 11% è legato alla sfera dell’olfatto.
Altri studi hanno inoltre dimostrato che durante un’interazione tra due persone, lo sguardo di ciascuno passa con grande velocità, ed in maniera assolutamente inconscia, dagli occhi alla bocca dell’altra persona.
Si disegna così un “triangolo magico” strettamente collegato al senso istintivo di attrazione o repulsione che si verifica tra gli esseri umani.
Il sorriso quindi è il nostro PRIMO biglietto da visita!
Sorridere appartiene al linguaggio primordiale dell’essere umano.
Tutti i popoli della terra, di culture e origini diverse, hanno in comune solo pochissimi gesti universali, che vengono ritenuti dagli scienziati come istintivi.
E tra questi, vi è il sorriso!
Sorridere comunica benessere, gioia, tenerezza, amichevolezza e tanti altri stati d’animo positivi.
Sorridere è uno dei rari comportamenti autentici, genuini e non frutto di apprendimento, comuni a tutti gli abitanti del globo fin dalla primissima infanzia.
Ed è uno strumento universalmente adottato in maniera più o meno inconscia per esprimere:
- Simpatia;
- Empatia;
- Gioia;
- Mostrare sicurezza in se stessi;
- Infondere fiducia;
- Esprimere fiducia in qualcosa o qualcuno.
Quindi per riassumere
La capacità di sorridere con piacere, è un pilastro fondamentale nell’equilibrio con se stessi e nella relazione con gli altri esseri umani.
Proprio per questo motivo tra le tante discipline mediche esistenti ho deciso di dedicarmi all’odontoiatria.
Denti danneggiati, malati o fuori posto, oltre a compromettere la masticazione del cibo, con tutte le patologie che ne conseguono, molto spesso fanno anche passare la voglia di sorridere e una vita senza sorrisi… è una vita triste.
Mia madre era infermiera e fin da quando ero piccola mi ha trasmesso il piacere e la passione nel prendersi cura della salute e delle emozioni delle persone.
Per me non passava giorno senza che fantasticassi di quando sarei diventata un medico e come avrei aiutato migliaia di persone a risolvere i loro problemi di salute per essere di nuovo felici.
Poi col tempo realizzai che attraverso la cura dei denti, sarei riuscita ad aiutare le persone non solo a rimanere in ottima salute, ma anche a condurre una vita più felice.
E questa consapevolezza fu determinante quando venne il momento di scegliere il mio percorso di studi che infatti, dall’inizio alla fine, ha avuto un solo obiettivo.
Diventare un medico odontoiatra.
Nel 1997 ho conseguito il diploma di odontotecnico presso l’istituto IPSIA di Pesaro con il massimo dei voti (60/60).
E dopo aver passato una selezione durissima al test di ammissione, con 20 posti liberi a fronte di 500 candidati, sono riuscita ad iscrivermi alla facoltà di medicina presso l’Università Politecnica delle Marche.
E così nel 2003 mi sono laureata in Odontoiatria e Protesi Dentaria con il voto di 110 su 110 cum laude.
Subito dopo la laurea ho iniziato a fare la cosiddetta “gavetta” in diversi studi dentistici e nel contempo ho affrontato un lungo percorso di approfondimento e specializzazione in diverse discipline odontoiatriche tra cui:
- Parodontologia (diagnosi e cura delle patologie a carico del parodonto, ovvero l’organo che sostiene i denti naturali);
- Pedododonzia (prevenzione, diagnosi e cura delle patologie orali che insorgono nel bambino);
- Conservativa diretta (ricostruzione direttamente nella bocca del paziente dei denti danneggiati da carie o traumi);
- Endodonzia (prevenzione, diagnosi e cura delle patologie e delle lesioni a carico dell’endodonto, ovvero la parte interna del dente dove si trova la polpa dentale);
- Gnatologia clinica (lo studio dell’articolazione temporo-mandibolare e dei disturbi cranio-cervico mandibolari);
- Implantologia dentale (sostituzione dei denti gravemente danneggiati o mancanti, con delle radici in titanio inserite nella gengiva, su cui viene installata la protesi);
- Odontoiatria protesica (il ripristino dell’estetica e della funzione dei denti molto compromessi, attraverso l’utilizzo di protesi fisse o mobili);
- Odontoiatria estetica (la modifica e il miglioramento dell’aspetto del sorriso e dei denti naturali senza necessariamente ricorrere a interventi invasivi e in armonia con le caratteristiche individuali del volto).
Specialmente studiando quest’ultima ho avuto modo di specializzarmi nella tecnica che esporrò tra poco, che mi ha permesso di aiutare centinaia di persone a ritrovare il loro sorriso naturale senza interventi invasivi e in sole 4 sedute.
La mia politica è sempre stata quella di cercare di recuperare il più possibile i denti naturali dei miei pazienti.
E di lasciare interventi molto invasivi, come ad esempio gli impianti dentali, solo come “ultima spiaggia”, quando proprio non c’è più nulla da fare.
E questo non solo per i denti malati ma anche per le correzioni puramente estetiche.
La bellezza di un sorriso è data dall’armonia delle forme che lo compongono.
Ad esempio esistono casi come la presenza di diastemi (eccessivo spazio tra i denti) e l’affollamento dentale (denti che tendono a sovrapporsi).
In questi casi anche se i denti sono sani, le loro dimensioni, troppo piccole o troppo grandi rispetto all’osso mascellare, vanno a compromettere tutta l’armonia del sorriso.
E non sempre le persone sono disposte a indossare apparecchi ortodontici per mesi o anni. Quindi tendono a convivere col disagio che la condizione dei loro denti comporta.
Poi ci sono le persone affette da bruxismo ovvero lo sfregamento inconscio dei denti durante il sonno.
A lungo andare questo problema oltre a danneggiare lo smalto, porta a creare una disarmonia nel sorriso dovuta ai denti consumati che di conseguenza si accorciano, influendo negativamente sulle proporzioni del volto specialmente quando sorridiamo.
Ma le cause di un sorriso compromesso non si limitano a quelle appena esposte ma possono essere molte altre:
- Alterazioni genetiche nella forma e colore dello smalto;
- Alterazione di forma e colore dovute ai naturali processi di invecchiamento;
- Denti consumati da sostanze acide (rigurgiti gastrici o tentativi “fai da te” di sbiancamento dentale, possono essere estremamente dannosi per la salute dei denti e dello smalto);
- Denti fratturati a seguito di traumi o consunzione;
- Denti indeboliti e danneggiati dalle carie;
- Etc. etc.
In pratica l’aspetto estetico, la posizione, la forma ed il colore dei denti hanno un ruolo decisivo nella percezione della bellezza del viso umano.
E moltissime persone non riescono a godere del piacere di un sorriso genuino e naturale a causa di una pesante sensazione di insoddisfazione legata all’aspetto non armonico dei loro denti.
Quindi sorridono solo con le labbra serrate, oppure con la mano davanti alla bocca, o non sorridono affatto e in tal modo abbassano drasticamente la qualità della loro vita e dei loro rapporti.
La forma della bocca e l’aspetto dei denti è profondamente correlato alla bellezza e alla percezione della giovinezza.
Ora proviamo a divedere un volto umano in 3 parti.
Superiore, centrale e inferiore.
In un viso giovane la parte superiore, quella centrale e quella inferiore hanno una lunghezza simile.
Ciò rappresenta la condizione anatomica e fisiologica di armonia, che viene percepita dal nostro occhio come BELLEZZA.
Nell’invecchiamento invece la parte inferiore del viso subisce le modifiche ossee scheletriche più significative e in questo senso la presenza o l’assenza dei denti ha un ruolo estremamente importante.
In un volto anziano, soprattutto se i denti sono andati persi o pesantemente danneggiati, la parte inferiore del viso si accorcia, la mandibola subisce un’atrofia fisiologica e quindi “ruota” verso il naso.
Di conseguenza
più a lungo i nostri denti sono sani e mantengono la loro posizione naturale, più il nostro viso mantiene un aspetto armonioso e giovanile.
Al contrario denti danneggiati, mancanti o disallineati, favoriscono gli inestetismi e l’invecchiamento precoce del viso.
Oltre ovviamente a facilitare l’insorgenza di molte altre patologie legate ad una cattiva masticazione come:
- L’infiammazione dei muscoli della mandibola;
- Lussazioni mandibolari;
- Dolori cervicali;
- Emicranie;
- Cattiva digestione;
- Aerofagia;
- Meteorismo;
- e via di questo passo.
LA SOLUZIONE SECONDO L’APPROCCIO SERFILIPPI
Ovviamente la tecnologia moderna in campo odontoiatrico offre diverse soluzioni per risolvere tutte le problematiche che ho appena citato.
Si va dalle terapie più leggere come lo sbiancamento per i problemi legati alle variazioni di colore nello smalto, fino a interventi molto invasivi come gli impianti dentali.
In quest’ultimo caso i denti estremamente compromessi vengono sostituiti completamente attraverso l’ applicazione di un impianto, ovvero un perno in titanio che penetra attravarso la gengiva e viene avvitato all’osso mandibolare, sul quale poi verrà applicata la capsula dentale.
Ma come dicevo la mia politica in questo senso è quella di cercare in tutti i modi di preservare i denti naturali, lasciando le soluzioni più invasive solo come ultima scelta, quando proprio non rimangono alternative.
E soprattutto cercare di valorizzare le caratteritiche individuali di ogni paziente per fare in modo di donare al suo sorriso l’aspetto più armonioso e naturale possibile.
Per questo motivo nel corso degli anni ho deciso di specializzarmi a fondo nell’applicazione delle
FACCETTE DENTALI
Faccette


Tramite questa tecnica è possibile ristabilire i corretti volumi tra denti bocca e viso e aiutare a ripristinare anche la corretta funzione masticatoria.
MA COSA SONO DI PRECISO LE FACCETTE DENTALI E QUALI BENEFICI OFFRONO?
Le faccette dentali sono delle piccole protesi in ceramica ultra resistente, progettate su misura in base alle caratteristiche individuali dei denti del paziente e sono in grado di cambiare in maniera radicale l’aspetto del viso.
Furono messe a punto per la prima volta negli anni ‘30 dal dentista di Hollywood Charles Pincus, che le applicava sui denti degli attori per migliorare l’estetica del sorriso durante le riprese.
Ma in seguito sono state sviluppate tecniche che permettono di personalizzarle caso per caso e cementarle ai denti in modo sicuro e permanente per moltissimi anni.
In tal modo hanno iniziato ad essere impiegate come veri e propri strumenti terapeutici per risolvere diverse problematiche dei denti.
Sono costituite da sottili lamine di ceramica che si applicano sulla superficie esterna dei denti con l’obiettivo di migliorarne l’estetica ma non solo, infatti la loro applicazione permette di ottenere numerosi benefici come :
- Migliorare l’aspetto del sorriso ( senza bisogno di ricorre a terapie invasive e dolorose);
- Migliorare la percezione estetica del viso (con le faccette vengono ripristinati i corretti volumi e quindi le proporzioni tra le varie parti del viso risultano nuovamente armonizzate tra loro);
- Correggere in maniera non fastidiosa e duratura i difetti dello smalto (sia quelli dovuti a motivi genetici, che quelli dovuti all’invecchiamento);
- Preservare i denti dall’usura o dall’invecchiamento fisiologico;
- Aumentare la resistenza dei denti danneggiati (è un po’ come indossare un’armatura invisibile e durissima sui denti);
- Correggere i disallineamenti dei denti di entità moderata (per denti molto disallineati invece sono necessarie altre terapie come l’apparecchio ortodontico);
- Aiutare a ripristinare una corretta masticazione (in quanto rendono nuovamente omogenea la chiusura dei denti e sono anche più dure dello smalto naturale dei denti);
- Aiutare a ridurre la sensibiltà dei denti danneggiati o consumati;
- Annullare la predisposizione dei denti a diventare scuri a causa di fumo o di elementi pigmentanti presenti nei cibi.
Inoltre, sono in grado di ricostruire stabilmente i denti anteriori anche qualora siano stati profondamente danneggiati da fratture, carie molto estese o abrasioni anomale, collegate per esempio alla tendenza al bruxismo notturno.
La ceramica con cui sono costruite le faccette è durissima.
Tanto da poter essere utilizzata con spessori molto ridotti, senza correre il rischio che si danneggi in alcun modo.
Le faccette vengono modellate con estrema precisione dalle mani esperte dell’odontotecnico, nella forma e nel colore adatti a generare il risultato estetico desiderato dal paziente.
Infine vengono cementate sui denti già presenti tramite una procedura specifica, che rende l’applicazione estremamente stabile e durevole.
Dopo l’applicazione i denti appaiono più belli, naturali, armoniosi e diventano anche più resistenti.
Ma come si applicano?
Nel corso degli anni ho sviluppato una mia procedura che permette a ogni paziente di ottenere il risultato desiderato riducendo al minimo i tempi di attesa per la diagnosi, la realizzazione e l’applicazione.
Il mio approccio permette di ottenere un risultato assolutamente personalizzato e altamente gratificante per ciascuno in base ai propri desideri e una lunghissima durata negli anni.
In questo modo sono in grado di garantire:
UN SORRISO NUOVO DI ZECCA IN SOLE 4 SEDUTE, SENZA ANESTESIA E SENZA DOLORE!
Ecco come funziona.
SEDUTA 1: visita preliminare.
Questo incontro prevede una chiacchierata preliminare dove il paziente esprime i suoi desideri e le sue richieste.
Durante questo appuntamento si eseguono delle fotografie e si prendono delle impronte preliminari dei denti, le quali permetteranno la progettazione del sorriso ideale e personalizzato in base ai desideri individuali di ogni paziente.
Attraverso le impronte preliminari verrà realizzato il mock-up, ovvero dei gusci in plastica che simulano in tutto e per tutto l’aspetto finale dei denti.
Ovviamente verrano rispettate tutte le regole che influenzano in natura la percezione dell’armonia delle forme e delle dimensioni dei denti.
Durata della prima seduta: circa un’ora
SEDUTA 2: Applicazione del mock-up.
si applicano sui denti dei gusci in plastica appositamente sagomati, in modo del tutto indolore e senza la necessità di eseguire alcuna anestesia.
Il paziente può così sperimentare e sapere in anticipo quale sarà l’aspetto dei denti con le nuove forme.
In questa fase si possono valutare ancora eventuali ritocchi migliorativi del progetto iniziale.
Caso originale
Mock up
Faccette finali
Alla fine della seduta normalmente i gusci in plastica vengono rimossi ma su richiesta del paziente il mock-up può anche essere lasciato sui denti per qualche giorno.
Durata della seconda seduta: circa un’ora
SEDUTA 3: Preparazione dei denti per l’applicazione delle faccette.
Dopo avere creato l’aspetto del nuovo sorriso e decise le modifiche da apportare ai denti, si prosegue con le fasi cliniche che portano alla realizzazione delle faccette definitive in ceramica.
Quindi si modifica lievemente se necessario la forma dello smalto, dopodiché si prendono le impronte definitive dei denti da ricoprire con le faccette.
Si eseguono delle altre fotografie e si applica sui denti un guscio provvisorio in resina che rimarrà appoggiato sugli stessi fino al giorno della consegna definitiva delle protesi. (all’incirca una settimana, dieci giorni).
La durata della prima seduta dipende dal numero dei denti che saranno interessati dalla riabilitazione estetica ed è variabile da un minimo di un’ora ad un massimo di tre.
Quindi l’impronta passa alle fasi successive di lavorazione in laboratorio, che portano alla realizzazione delle faccette in ceramica vere e proprie da parte dell’odontotecnico.
SEDUTA 4: applicazione delle faccette dentali definitive.
Le protesi sono state realizzate e ora si può procedere alla loro applicazione definitiva.
Durante quest’ultima fase si procede alla rimozione del guscio provvisiorio ed alla prova delle faccette in ceramica.
Faccette


Dopodiché, grazie a un procedimento che porta alla formazione di un legame chimico e micromeccanico molto forte e duraturo negli anni tra la ceramica e lo smalto dei denti, le faccette verranno fissate una ad una sui denti.
Fine. Il nuovo sorriso è ora pronto per essere sfoggiato.
E si potrà fin da subito mangiare e bere normalmente senza problemi.
Ma qui potranno sorgere spontanea alcune domande a cui vorrei rispondere subito.
E’ DOLOROSO?
Assolutamente, NO.
Il trattamento si esegue sulla superficie del dente, generalmente poco sensibile e quindi nella quasi totalità dei casi non è necessario eseguire alcuna anestesia.
L’unica eccezione è quando i denti originali soffrono di una sensibilità pre-esistente, che normalmente si manifesta durante l’assunzione di liquidi.
In questo caso l’acqua utilizzata in combinazione agli strumenti odontoiatrici potrebbe causare dei fastidi.
Per questo motivo e solo in questi casi, si potrebbe rendere necessaria un’anestesia loco generale, preceduta da una pre-anestesia della gengiva tramite un gel prima dell’iniezione, che in tal modo diventa anch’essa indolore.
Ma ripeto che si tratta di una minoranza dei casi e che normalmente il trattamento è assolutamente indolore e non necessita di alcuna anestesia.
I DENTI ORIGINALI SI ROVINANO IN SEGUITO ALL’APPLICAZIONE DELLE FACCETTE?
I denti non si rovinano perchè al massimo viene riadattata la superficie di applicazione, per favorire la cementazione e la perfetta adarenza delle faccete.
Le faccette si incollano stabilmente solo allo strato superficiale del dente, lo smalto, e lo spessore medio della ceramica è compreso tra 0.3 e 0.7 millimetri.
Questo significa che normalmente, per applicare le faccette, non è necessario sacrificare del dente sano.
Ad eccezione ovviamente del primissimo strato di dente che viene “attivato” prima della cementazione attraverso una procedura di irruvidimento della superficie dentale.
In altri casi invece, soprattutto se dobbiamo correggere dei disallineamenti, sarà necessario rimuovere uno spessore di smalto, sempre inferiore ad un millimetro, per creare lo spessore adeguato per adattarvi le faccette.
Chiaramente durante la progettazione della terapia è mia abitudine spiegare con attenzione e caso per caso, quali sono le zone che saranno soggette a maggior rischio di riduzione del tessuto originale.
E LA MANUTENZIONE?
Dopo la cementazione le faccette in ceramica si comportano esattamente come i denti originali e non richiedono alcuna particolare manutenzione.
Sia riguardo alla masticazione che in merito alle operazioni di igiene orale non è necessaria alcuna accortezza particolare.
I denti trattati con faccette si utilizzano come tutti gli altri denti della bocca.
L’unico rischio per queste protesi è rappresentato dalla seduta di igiene professionale dal dentista, che deve necessariamente essere eseguita da operatori esperti, con metodiche rispettose dei materiali e con tecniche idonee.
MA IN QUALI CASI SONO INDICATE LE FACCETTE DENTALI?
Le faccette sono adatte a tutte le persone che sentono l’esigenza di modificare l’armonia del sorriso attraverso un cambiamento del colore, della forma o della posizione dei loro denti.
Sono ideali per ripristinare l’estetica e la funzione dei denti anteriori quando l’aspetto del sorriso non è soddisfacente, oppure in tutti quei casi in cui la forma originale del dente è andata persa nel tempo per patologie dentali o a causa di fattori chimici e biomeccanici.
Se i denti mostrano un lieve disallineamento è possibile modificare l’aspetto esteriore applicando sul versante esterno degli elementi raddrizzativi delle faccette in ceramica.
In questo modo si riesce a riportare il sorriso in una condizione di piacevole armonia visiva, senza ricorrere alla terapia ortodontica, a patto che il movimento dentale da correggere sia di lieve entità.
Le faccette sono costituite da una struttura sottile ed estremamente rigida.
Questo le rende idonee a rafforzare denti profondamente danneggiati a causa di fratture, carie o da fenomeni di corrosione chimica o abrasione meccanica.
Il consumo costante di cibi ad elevata acidità, cosi come la maggior parte degli squilibri alimentari, può causare un’erosione chimica dello smalto del dente, che si rende visibile inizialmente con una perdita di luminosità e con un impoverimento del colore originale.
Gli stessi effetti si evidenziano sullo smalto di persone che soffrono di acidità gastrica collegato allo stress (gastrite e reflusso gastrico):
Purtroppo questo è un fenomeno estremamente comune di cui spesso le persone non sono consapevoli.
Anche in questo caso l’aspetto dei denti, e la salute della bocca, possono risultare profondamente danneggiate a causa dell’erosione acida dei tessuti dentali, dovuta ai fluidi digestivi che dallo stomaco risalgono fino alla bocca.
Anche il passare degli anni può lasciare il segno negativo sulla salute e sull’aspetto dei denti.
Nel tempo infatti tendono a diventare più scuri, sottili e opachi, e talvolta si possono persino sviluppare incrinature dello smalto.
Data l’aderenza perfetta sulla superficie dentale su cui sono incollate e la resistenza del materiale con cui sono realizzate, le faccette in ceramica aumentano la rigidità biomeccanica dei denti e li rendono più resistenti e forti.
Inoltre, la compattezza superficiale del materiale ceramico rende l’aspetto delle faccette inossidabile all’azione del tempo e insensibile alla formazione di macchie da fumo di sigaretta, o provocate da tutti quei cibi colorati che tendono a macchiare e pigmentare i denti originali.
Quindi per riassumere le facctte dentali sono raccomandate per:
- Migliorare il colore o la forma di uno o più denti (le faccete possono esere utilizzate anche su un dente solo senza che si noti alcuna differenza con gli altri);
- Correggere LIEVI disallineamenti o malposizioni dentali a scopo estetico (mentre le faccette non sono adatte in presenza di forti disallineamenti per i quali sono invece necessarie altre terapie correttive);
- Ripristinare il tessuto dentale in caso di alterazioni genetiche di forma o di colore dello smalto;
- Ripristinare la forma ed il colore di denti che hanno subito processi di invecchiamento;
- Ricostruire e rafforzare denti indeboliti e fratturati;
- Ricostruire e rafforzare denti profondamenti cariati;
- Rafforzare e ricostruire denti consumati da sostanze acide;
- Rafforzare e ricostruire denti danneggiati dal bruxismo notturno.
QUANTO DURANO LE FACCETTE DENTALI?
Il risultato estetico e il miglioramento funzionale ottenuto attraverso le faccette si mantengono invariati per molti anni.
Di tutte le terapie in odontoiatria protesica, le faccette dentali sono le protesi dalla durata più lunga negli anni.
Inoltre, di norma un eventuale “cedimento” riguarda SOLO il materiale che cementa la faccetta al dente originale, la quale può essere nuovamente incollata nella sua posizione, senza bisogno di ricrearla da zero.
Secondo le tecniche da me applicate, la durata media delle faccette dentali si aggira sui 15 anni con punte che raggiungono anche i 20 in presenza di un “bite” notturno.
Ma cos’è un “bite”?
Quando vengono eseguite modifiche importanti dell’anatomia originale dei denti di partenza, sia per preservare le protesi in ceramica che per proteggere la dentatura originale è consigliabile utilizzare un “bite”.
Bite in italiano significa “morso”.
E si tratta di una specie di cuscinetto in plastica, a forma di ferro di cavallo, che si va ad incastrare sui denti durante la notte per proteggerli da abrasioni e fratture causate da episodi di sfregamento notturno o vero e proprio bruxismo.
CI SONO METODI ALTERNATIVI ALLE FACCETTE IN CERAMICA?
Ovviamente si, ecco un breve elenco:
Faccette in materiale composito.
Si tratta di un materiale a base di resina in cui sono inglobate a livello industriale microparticelle di vetro.
Si tratta quindi di un materiale più simile alla plastica che al vetro e dalla superficie molto meno traslucida e molto più opaca rispetto alla ceramica.
Per questo motivo costano un po’ di meno
Nell’arco di 4-5 anni però la superficie tende ad opacizzarsi sempre di più e inoltre, essendo un materiale più poroso, è soggetto a macchie e cambi della tonalità del colore in seguito ai coloranti presenti nei cibi o nella nicotina.
Specialmente se vengono utilizzate per correggere uno o due denti solo denti la differenza tende a notarsi dopo un breve periodo e ad accentuarsi col tmpo.
Quindi le consiglio solo per terapie provvisorie in pazienti molto giovani mentre le sconsiglio categoricamente nel trattamento di pazienti adulti che hanno già superato il periodo dello sviluppo.
Otturazioni estetiche in composito.
Normalmente vengono utilizzate in alternativa alle faccette quando si vuole ingrandire dei denti troppo piccoli o chiudere degli spazi scuri tra i denti.
Ma anche in questo caso il risultato è poco stabile nel tempo a causa del materiale composito, che nel giro di poco tempo tenderà a opacizzarsi e variare nelle tonalità del colore a causa delle sue caratteristiche chimiche.
Per questo motivo le otturazioni in composito è un trattamento che consiglio solo in determinati casi come il ripristino o il miglioramento della funzionalità di un dente ma non per fini estetici.
Sbiancamento:
se li disagio estetico è strettamente limitato al colore originale dei denti, con la corretta tecnica di sbiancamento si risolve efficacemente il problema.
MA ATTENZIONE! bisogna evitare metodi “fai da te” utilizzando prodotti o sostanze non idonei, in quanto possono essere estremamente dannosi per lo smalto dei denti, facilitando fratture dentali e l’insorgenza di ipersensibilità. Bisogna evitare di usare con leggerezza anche quei kit fai da te che si possono trovare online, in quanto non sempre adatti alle caratteristiche individuali dei denti di ognuno. I denti vanno prima esaminati per stabilire la corretta terapia di sbiancamento. Dopodiché la procedura può essere anche effettuata in autonomia ma SEMPRE sotto la supervisione di un odontoiatra. |
QUANTO COSTANO LE FACCETTE IN CERAMICA?
Il costo di ogni trattamento può variare in base alla tipologia di intervento e il numero di denti da trattare.
Inoltre dopo una visita preliminare potrebbero risultare necessari interventi di natura differente.
Quindi è difficile oltre che non consentito per legge indicare prezzi di massima che poi possono risultare fuorvianti.
Come sempre in questo caso la cosa migliore è prenotare una visita preliminare presso il mio studio.
VORREI AVERE PIÙ INFORMAZIONI RIGUARDO LE FACCETTE DENTALI E I TRATTAMENTI DEL VOSTRO STUDIO, COME POSSO CONTATTARVI?
Telefonando a questo numero:
371 5244631
Avrete la possibilità di prenotare una consulenza preliminare con me ed espormi il vostro caso.
In questo modo potrò raccogliere le prime informazioni su di voi per iniziare a crearmi un quadro specifico ed eventualmente prendere un appuntamento per una visita in studio.
Solo dopo la visita di persona avrò una visione completa del vostro caso specifico e potrò quindi redigere un preventivo personalizzato.
Ringrazio per l’attenzione e spero di potervi essere utile nel ritrovare il vostro miglior sorriso di sempre.
Dott.ssa Daniela Serfilippi.
Medico Odontoiatra
specializzato in odontoiatria estetica
e prevenzione delle patologie del cavo orale.