Protesi dentali mobili
Protesi dentali mobili: definizione
La protesi dentale è un manufatto, realizzato da un odontotecnico abilitato, utilizzato per rimpiazzare la dentatura originaria persa o compromessa per motivi funzionali e/o estetici. L’odontotecnica è quella parte dell’odontoiatria che si occupa della progettazione e costruzione di protesi rispettando precisi requisiti: funzionalità, riguarda il ristabilimento della corretta masticazione e delle funzioni articolari (apertura, chiusura, lateralità destra-sinistra, protrusione-retrusione e corretta fonetica); resistenza, la protesi deve resistere al carico masticatorio e all’usura dei liquidi buccali; innocuità, la protesi deve essere costruita con materiali che non siano tossici e non deve presentare “angoli vivi” che potrebbero danneggiare i tessuti; estetica, i denti artificiali devono essere il più possibile simili a quelli naturali in modo da non alterare il corretto profilo facciale del paziente.
Protesi dentali mobili: tipologie
Con il termine “protesi mobile” si intendono tutte le protesi atte alla sostituzione di intere arcate o parti di essa, sono definite mobili in quanto possono essere rimosse facilmente dal paziente durante l’arco della giornata e possono essere totali, parziali o miste.
La protesi removibile su impianto viene realizzata ancorando gli elementi dentari su una base di tre o quattro impianti in titanio. Questo sistema rende stabile la dentiera mantenendo allo stesso tempo facile la possibilità di toglierla per l’igiene quotidiana.
L’overdenture è un sistema costituito da una protesi totale rimovibile ancorata a radici naturali opportunamente trattate o a radici artificiali in titanio composte da due parti distinte: la vite e la testa. La vite è la parte che deve essere inserita nell’osso mascellare o nella mandibola; la testa è composta da una sfera con un prolungamento filettato che si inserisce, avvitandolo, nella vite.
Gli impianti con barra e chiavistello sono degli impianti dentali in titanio, integrati nell’osso, uniti insieme da una barra che può essere di titanio o di lega nobile e servono per bloccare la dentiera in maniera stabile e sicura al pari, o quasi, di una protesi fissa su impianto. Questo sistema dà sicurezza al paziente, riducendo notevolmente il palato sintetico e rendendo poco ingombrante e ben accetta la protesi.
La protesi mobile su impianto con ‘O-ring’ è un dispositivo più piccolo rispetto agli impianti veri e propri e quindi necessita di procedure meno invasive; per questo è adatta a persone più anziane che mal sopporterebbero un intervento chirurgico più invasivo. I mini-impianti sono già corredati di testa sferica mentre la protesi deve essere completata con l’aggiunta di attacchi di tipo O-Ring. Questo lavoro può essere terminato in giornata (compreso l’inserimento dei mini-impianti) e senza particolari disagi per il paziente che uscirà dallo studio del dentista con la protesi perfettamente funzionante. Questa soluzione è particolarmente indicata per l’arcata inferiore mentre se ne sconsiglia vivamente l’utilizzo per l’arcata superiore a causa della differente qualità dell’osso mascellare.
Tra i vantaggi delle protesi mobili ci sono i costi, notevolmente inferiori rispetto ad un impianto fisso, la velocità di esecuzione (4-5 sedute, quindi poco più di un mese) e la possibilità di poterla modificare nel tempo con manovre veloci ed economiche. Tra gli svantaggi si ha la sensazione di “ingombro” e difficoltà nel parlare, sensazioni che dopo qualche giorno scompaiono.
La protesi va rimossa, possibilmente dopo ogni pasto, per pulirla bene, anche con un semplice risciacquo sotto il rubinetto dato che i ristagni alimentari fermentano provocando alitosi e gengiviti che, a lungo andare, danneggiano la salute dell’apparato boccale.
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